Perchè si fà?
La mammografia è l'unica metodica che permette al medico di diagnosticare neoplasie della mammella anche in fase precocissima, quando cioè il loro trattamento determina la completa guarigione.
Questa tecnica permette infatti di individuare i tumori quando ancora sono iniziali, di dimensioni a volte di pochi millimetri, ancora non palpabili né documentabili con altri esami medici.
Proprio per la capacità della mammografia di diagnosticare tumori molto piccoli essa diventa l'esame ideale e indispensabile per il controllo di tutte le donne oltre i 40 anni, età in cui il rischio di ammalarsi aumenta in modo significativo.
Prima dell'esame Non occorre osservare particolari accorgimenti nei giorni precedenti l'esame.
La fase del ciclo mestruale non è condizionante ai fini della qualità delle immagini; tuttavia è preferibile eseguire l'esame mammografico evitando la fase periovulatoria (metà ciclo) e/o premestruale qualora la mammella risultasse in tali periodi particolarmente dolente.
E' opportuno evitare l'uso locale di qualsiasi tipo di cosmetico, olio, crema e soprattutto talco, nelle ore precedenti l'esame.
Nonostante la mammografia impieghi bassissime dosi di raggi X è opportuno che non venga eseguita in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre; evitare quindi l'esame se non è possibile escludere con sicurezza un'eventuale gravidanza.
Prepararsi all'esame?
Al momentro dell'esecuzione dell'esame e importante portare con se tutta la documentazione relativa ad indagini precedenti.
Come si svolge?
L'esame mammografico viene generalmente eseguito in stazione eretta, a seno nudo, appoggiando una mammella alla volta su un apposito ripiano ad altezza regolabile.
L'apparecchio determina una leggera compressione sulla ghiandola che migliora la qualità dell'immagine mammografica.
Normalmente vengono eseguite due radiografie per ciascuna mammella con riprese dall'alto verso in basso ed obliquamente, per una completa visione di tutta la ghiandola.